Le 7 note di Caposella e Psarantonis
#isuonidelledolomiti
Fino al 30 agosto, in Trentino, I Suoni delle Dolomiti 2013: un ricco calendario di eventi e concerti (i prossimi: Baustelle, Mannoia, Barbarossa, Fabi), nel teatro più suggestivo…la natura del regno dolomitico. Non solo musica, ma attimi difficili da descrivere a parole…Noi ci proviamo: il nostro racconto de “L’alba delle Dolomiti”, l’appuntamento in Val di Fassa con Vinicio Caposella e Psarantonis, abbracciati dalle torri del Vajolet.

Un caffè caldo, il sole che si sta lentamente svegliando tra le Dolomiti, l’aria fresca, il calore di 6000 persone che condividono le tue stesse emozioni, protette e racchiuse dalle Torri del Vajolet. Vinicio Caposella e Psarantonis iniziano a suonare, ed è subito magia…
Veglierò per sempre,per vedere il bagliore da vicino, finché prenderemo d’anticipo il mattino…
La sveglia per l’Alba delle Dolomiti suona presto: il concerto di Vinicio Caposella (“il cantautore che non ci meritiamo” D.Luttazzi) inizia alle 6. L’appuntamento a Pera di Fassa per la partenza con il bus navetta è alle 3. Sul pulmino, mentre raggiungiamo nel cuore della notte il rifugio Gardeccia, si respira l’atmosfera della gita scolastica: c’è attesa e entusiasmo, tutti non vedono l’ora di arrivare, di essere co-protagonisti di questo evento senza tempo. Approdiamo al rifugio, ci concediamo un caffè e prendiamo il sentiero che ci porterà al luogo del concerto. Siamo in tanti (gli organizzatori parlano di 6000 persone), eppure camminiamo tutti in silenzio: non è il sonno a lasciarci senza parole, ma lo spettacolo del sole che sta sorgendo, della moltitudine di persone che sta salendo, che si è svegliata presto, per amore della montagna e delle musica. E improvvisamente diventiamo tutti una grande famiglia…la famiglia dei #isuoni13.
Non c’è disaccordo nel cielo né nuvole gonfie o mistero
Arriviamo alle ore 6.00: qualche attimo per scattare delle foto (anche se mentre fotografo, la mia mano trema…le Dolomiti sono entrate in me e il mio cuore è pronto ad esplodere dall’emozione), e Caposella e Psarantonis iniziano a suonare. Ci sediamo: sconosciuti uno a fianco all’altro, protetti dalla stessa coperta, disponibili a condividere il caffè portato nelle termos. Insieme cantiamo e dondoliamo, sulle note del duo inedito: la Grecia incontra Vinicio nel cuore delle Dolomiti, ed è subito “Alba cretese”.
Le impressioni emozionano. È inutile conoscere: molto meglio supporre
La prima parte del concerto termina alle 7.00, Caposella e Psarantonis riprenderanno a suonare alle ore 8.00, per chi non è riuscito a raggiungere il Vajolet prima, per motivi organizzativi. Nella pausa c’è tempo per un altro caffè e per scambiare le prime emozioni. L’ora passa velocemente, ed è tempo di una nuova alba, si riprende con “Alba degli Ussari”. Le note della lira, le voci uniche di Caposella e Psarantonis arrivano dritte al cuore, e ci riscaldano ancora prima del sorgere del sole. Due ore di concerto, in cui si alternano i successi dei due cantautori che per #isuoni13 riescono a creare qualcosa di unico: un loro racconto personale, nel quale invitano il pubblico a partecipare, rendendoci co-protagonista. C’è tempo anche per una sorpresa: l’incursione dei “Crampus”, della tradizione ladina, pronti a ballare e a cantare con i presenti.
Il bar non porta i ricordi ma i ricordi portano inevitabilmente al bar
La seconda parte del concerto (che dura ben due ore) scorre velocemente: alla fine, “andiamo tutti a cercare i calzini”, in piedi, ballando, nonostante le basse temperature e le ore di sonno in arretrato. Una danza suggestiva, con tutti protagonisti: fan di Caposella, alpinisti ed escursionisti, semplici curiosi. Ci sentiamo tutti parte di quella “grandezza” raccontata da Vinicio: “La grandezza non è uguale per tutti – sta a noi a renderla grande”. E noi, quel giorno, l’alba ai piedi del Vajolet, l’abbiamo resa grande!
La natura dà impulso alle cose… Per questo la natura richiede rispetto
Dopo il concerto, il popolo dei #isuoni13 si divide, per ricreare la propria “grandezza”: chi prosegue con altre escursioni (la più gettonata, verso il Lago Carezza), chi si concede un’arrampicata, e chi invece si gode il sole e la buona cucina trentina, tra i prati del Rifugio Vajolet… Passioni e interessi diversi, che ci hanno portato a concludere il giorno, iniziato insieme all’alba, in posti diversi. Eravamo però tutti come intrinsecamente legati ed uniti, dalla magia de #isuoni13…
“Grazia” a…Caposella e Psarantonis, I Suoni delle Dolomiti, Apt Val di Fassa Voi siete stati a qualche evento de I Suoni delle Dolomiti 2013? Raccontatecelo!
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